Pitagora e Archimede: giochi di carte

Pitagora ed Archimede: due giochi di carte simili alla “scopa”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Pitagora

https://it.wikipedia.org/wiki/Archimede

Pitagora è un gioco di carte derivato dalla “scopa” https://it.wikipedia.org/wiki/Scopa_(gioco) , ma profondamente diverso nella sua applicazione.

Si gioca con un mazzo di carte da 40 (asso, 2,3,4,5,6,7, gobbo, donna, re).

Si danno 3 carte per ogni giocatore, e se ne mettono 4 in tavola.

Si possono prendere dal tavolo le carte con ogni combinazione o risultato di operazioni di matematica.

Le operazioni sono la somma, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione (non deve esserci il resto!) e l’equivalenza come nella “scopa” tradizionale.

In pratica ad un gruppo di carte A applico una formula (+ – : * =) con un gruppo di carte B ed ottengo come risultato la carta C; quella che ho in mano può essere sia di A,B o C.

Se il tavolo resta vuoto si segna un punto proprio come “scopa”, ossia si è “spazzato” via tutto dal tavolo.

Alla fine chi ha fatto l’ultima presa prende le carte rimanenti sul tavolo.

I punti sono analoghi a quelli della “scopa” , segnando alla fine chi ha più “scope, chi ha più carte, chi riesce a fare la migliore “primiera”, i mattoni, (per le regole fare riferimento al gioco di scopa tradizionale).

Esempi:

in tavola ci sono un 4 un 2 ed un 3 , io ho una Donna, e prendo la loro somma 4+2+3=9

in tavola c’è un 4 ed io ho un 4 in mano, lo posso prendere perché sto utilizzando l’equivalenza 4 = 4, valida in scopa ed anche in questo gioco.

in tavola ci sono un 7 ed un 5, io ho in mano un 2 e prendo il 7 ed il 5 come sottrazione tra le due

in tavola ci sono un Re, un 2 ed un 4; io ho in mano un 3, e prendo tutte le carte come risultato del: 3 x 4 = 10+2

in tavola ci sono 3 Donne, io ho in mano un due e prendo tutte e tre le carte come risultato della divisione di 9+9 / 9 = 2

Scopo del gioco, a parte la gara ed il divertimento, è quello di stimolare il calcolo matematico e quindi l’attività celebrale relativa.

Ottima per i bambini ed i ragazzi, anche a scuola, ma anche per gli anziani.

Archimede è la variante più complessa del Pitagora.

Si gioca con un mazzo di carte da poker (quello di 54 carte con i 10, 9 etc… completo di Jolly).

Si danno 3 carte per ogni giocatore, e se ne mettono 6 in tavola.

Nel caso di tre giocatori, questi, nell’ultima mano, riceveranno 4 carte.

Si possono prendere dal tavolo le carte con ogni combinazione o risultato di operazioni di matematica.

Le operazioni sono la somma, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione (non deve esserci il resto!) e l’equivalenza come nella “scopa” tradizionale.

In pratica ad un gruppo di carte A applico una formula (+ – : * =) con un gruppo di carte B ed ottengo come risultato la carta C; quella che ho in mano può essere sia di A,B o C.

Se il tavolo resta vuoto si segna un punto proprio come “scopa”, ossia si è “spazzato” via tutto dal tavolo.

Alla fine chi ha fatto l’ultima presa prende le carte rimanenti sul tavolo.

I punti sono analoghi a quelli della scopa, segnando alla fine chi ha più “scope”, chi ha più carte, chi riesce a fare la migliore “primiera”, i mattoni, ma anche chi ha la migliore parte di scala continua di colore, si contano i valori delle carte dando priorità, a parità di punteggio, ai colori nella sequenza mattoni, cuori, fiori, picche, con il massimo per i mattoni (per altre regole fare riferimento alla “scopa” tradizionale.

I Jolly non vengono mai considerati nel calcolo dei punti, è come se sparissero dalle carte che ho, messi via da parte, prima dei conteggi.

Il Re vale 20, la Donna 19, il Gobbo 18; il Jolly può valere una qualsiasi delle carte del mazzo.

Esempi:

in tavola ci sono un 10 un 5 ed un 4, io ho una Donna, e prendo la loro somma 10+5+4=19

in tavola c’è un 4 ed io ho un 4 in mano, lo posso prendere perché sto’ utilizzando l’equivalenza 4 = 4, valida in “scopa” ed anche in questo gioco.

in tavola ci sono un 10 ed un 6, io ho in mano un 4 e prendo il 10 ed il 6 come sottrazione tra le due

in tavola ci sono un Re ed un asso ed un sette , io ho in mano un 3, e prendo tutte le carte come risultato del: 3 x 7 = 20+1

in tavola ci sono 3 Donne, io ho in mano un due e prendo tutte e tre le carte come risultato della divisione di 19+19 / 19 = 2

Scopo del gioco, a parte la gara ed il divertimento, è quello di stimolare il calcolo matematico e quindi l’attività celebrale relativa.

Ottima per i ragazzi più grandi, gli adulti con senso matematico, ma anche per gli anziani più volenterosi, dato che occorre eseguire molti calcoli, che tengono allenata la mente.

Gioco valido anche a scuola, per allenare ai calcoli matematici ed alle strategie di ottimizzazione.

Buon divertimento