Teoria musicale 3

Riflessione su alcune indicazioni di agogica, dinamica etc.

Salve, avete ascoltato declamare una poesia o leggere un brano di prosa da qualcuno bravo a recitare? Allora avrete notato sicuramente l’attenzione posta nello scandire le parole, l’uso accurato delle pause, la giusta intonazione, triste o gioiosa, l’adatta velocità, che può variare anche spesso, a seconda delle frasi e delle situazioni descritte, il volume della voce, che alcune volte sottolinea parole o frasi importanti.

Tutto quanto detto, e molto altro ancora, colora la recitazione e la rende affascinante e mai noiosa.

Ebbene, le stesse attenzione debbono essere applicate all’esecuzione musicale, per poter infondere nell’ascoltatore tutte le emozioni che desideriamo trasmettergli.

Di solito chi declama poesie o legge brani deve leggerli anticipatamente, per poter comprendere l’atmosfera da poter poi trasmettere, ma non sono solitamente inserite notazioni particolari sul testo. Nel caso della musica, invece, il compositore può indicare molte caratteristiche che desidererebbe fossero applicate al suo brano; certo che all’esecutore resta ampia libertà, ma il quadro emozionale potrebbe essere già suggerito.

Per prima cosa occorre che chi esegue il brano abbia la capacità di comprendere tutte le notazioni e le segua fedelmente, cosa assai difficile per i neofiti che spesso non riescono ad andare a tempo o legano note e pause in modo errato.

Possiamo fare un semplice esempio di recitazione di una poesia conosciutissima come la seguente

: Lavis pate resa ave atra l’erb ettatro e così via, forse la potete aver riconosciuta, ma vi è servito un buon livello di fantasia.

Questo perché la scansione delle lettere nelle parole era errata e le pause non rispettose dei contenuti, quindi attenzione a tutti i musicisti in erba, pensate a questo esempio quando andrete ad eseguire i vostri pezzi, e non costringete i vostri ascoltatori a fare salti mortali per comprendere i brani che state ascoltando e, a seconda di come li eseguite, a dover continuamente rincorrere la vostra esecuzione ,se andate troppo veloci o a dover ripetere interiormente il brano, in attesa che voi lo eseguiate o, nel caso peggiore, a dover ricostruire i legami tra note e pause, se profondamente errati.

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